sabato 13 luglio 2013

INPUT LAG
THE BEST GAMING MONITOR


Nel videogame , input lag è o il ritardo tra il televisore o il monitor riceve un segnale e viene visualizzato sullo schermo  (vedi visualizzazione lag sotto), o il ritardo tra la pressione di un pulsante e vedere il gioco di reagire. 
(WIKIPEDIA)

Anni addietro, il tempo necessario ai pixel per cambiare colore era molto alto, decine di millisecondi. Mentre un monitor CRT cambia colore ai pixel quasi istantaneamente, il materiale viscoso degli LCD richiede un certo tempo per riorientare i cristalli e modificare la quantità di luce che li attraversa.
I negozianti non sanno con esattezza cosa significa o come si misura il tempo di risposta; dato che manca uno standard e che i produttori, fino a tempi recenti, hanno dato valori poco reali, il tempo di risposta risulta uno dei parametri più sfuggenti.
Esso varia a seconda dei colori di inizio e fine, della direzione (chiaro-scuro o scuro-chiaro) e dell’ampiezza della variazione. Mentre nella realtà i colori variano mediamente da una gradazione all’altra, per lungo tempo è stato dichiarato il tempo necessario per passare dal 10% al 90% di luminosità e ritorno. Questo è il tempo più breve, perché accelerato dall’ampia escursione di tensione sugli elettrodi. Misurando il tempo di risposta nella transizione tra nero e grigio scuro, i cristalli ruotano molto più pigramente a causa della bassa differenza di tensione.
Il tempo di risposta varia in base alle tecnologie utilizzate. Per gli LCD TN si scende sotto i 16 ms, in modo da poter vedere le immagini in movimento di video e giochi; restano comunque fenomeni spuri, come il ghosting (scia degli oggetti che si spostano) e la sfocatura dei contorni (maggiore al crescere del tempo di risposta). Essendo asimmetrico negli schermi TN il tempo di salita e discesa del segnale, lo spessore delle linee in movimento è falsato (non accade in schermi VA e IPS).
Nell’ultimo anno si è diffusa una misurazione più realistica chiamata Gray-to-Gray (GtG), da grigio a grigio, che indica il tempo necessario per passare tra due tinte dello stesso colore, rispecchiando più fedelmente cosa succede con le reali applicazioni. Con l’etichetta GtG su un monitor (o nelle specifiche), potete prendere sul serio il tempo di risposta dichiarato.
Gli LCD destinati ai giochi (con colori imprecisi) hanno raggiunto tempi di risposta di 2-3 ms. Il trucco che ha permesso di abbassare i tempi di risposta si chiama overdrive, un momentaneo gradino di sovratensione che permette di accelerare il movimento iniziale di rotazione dei cristalli. Tutto il resto (lampade, pannello, cristalli) può rimanere immutato.
Acquistando ora un monitor LCD, tempi di 20-25 ms sono giustificabili solo se: 1) il monitor non viene usato per giocare, 2) non viene usato per i video, salvo per rari modelli che hanno dato buona prova nei test, 3) il prezzo è basso e/o 4) la qualità del colore è ottima e il monitor serve per applicazioni grafiche/fotografiche.
Il tempo di risposta non garantisce la qualità dell’immagine; solo un test può verificare la presenza di scie, immagini eco e artefatti associati al movimento dell’immagine.
Angolo di visione

Quando viene dichiarato un angolo verticale di 160° (80 sopra più 80 sotto) per uno schermo TN, può sembrare ottimo. Quando va bene, la misura si riferisce a punti in cui il contrasto scende a 10:1 (ben sotto il minimo accettabile); se va male, i valori hanno contrasto di 5:1. Per di più, gli schermi TN hanno un comportamento asimmetrico. Visti da sotto, appaiono scuri nella parte superiore e chiari in quella inferiore; visti da sopra, l’immagine sbiadisce dopo un certo angolo, e può esserci l’inversione in negativo. Di fatto, l’angolo di visione superiore è maggiore di quello inferiore, nonostante le specifiche lascino credere che l’angolo sia simmetrico. Inoltre, il contrasto dichiarato vale sull’asse perpendicolare al pannello. Raramente viene mostrato il diagramma con i valori di contrasto in tutte le direzioni, a 360°. In breve, l’angolo di visione utile può essere molto inferiore a quello dichiarato.

Luminosità e contrasto

Non sono caratteristiche del monitor ma dello schermo. La luminosità di esso è data da L=B+x*C, dove B rappresenta la regolazione della luminosità (brightness), C la regolazione del contrasto, e x è il segnale in ingresso.

Si nota che solo alla massima regolazione di contrasto si avrà la massima luminosità, quindi i due termini risultano ambigui. Nella maggior parte dei monitor, la variazione di B avviene variando la luminosità delle lampade di retroilluminazione. In qualche caso, la luminosità è controllata anche attraverso la matrice LCD (tramite valori di tensione); questo è un metodo da evitare, poiché abbiamo visto che riducendo le escursioni di tensione (minore luminosità) aumenta il tempo di risposta dei cristalli.
Oggi le tecnologie disponibili permettono di superare valori di contrasto di 1000:1. La luminosità solitamente è adeguata, specie per il lavoro da ufficio, e certi monitor “ultraluminosi”, in realtà, sono destinati ai giochi perché hanno una resa cromatica troppo satura.
ARTICOLO COPIATO DA: 01.NET

Uno dei migliori monitor attualmente in commercio è il:

RL2455HM della BENQ
Un monitor 24'' ad alte prestazioni con 1 ms di input lag
prezzo circa 190€

Qui trovate la LISTA di input lag di oltre 150 monitor e tv.
RICORDATE CHE LA LATENZA DELLA VOSTRA TV ( O INPUT LAG ) VA A SOMMARSI ALLA LATENZA DI RETE PER CHI GIOCA ONLINE

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